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QUANDO FERMARSI FA MALE
QUANDO FERMARSI FA MALE

Attrattività e sicurezza. Cos'hanno in comune? Apparentemente nulla, se non il fatto che entrambe possano convivere tranquillamente con il "concetto" di area di sosta.

Lo appurano i numerosi studi che sono stati fatti in materia di carenza di autisti. Migliorare la sicurezza e l'attrattività della professione, che da qui al 2026 rischia di aver bisogno di due milioni (sì avete letto bene...DUE MILIONI) di figure in tutta Europa, è uno dei cardini su cui far ruotare l'essenzialità del tipo di lavoro, per far innamorare le figura di cui il settore ha più bisogno: giovani e donne.

Uno dei fattori in cui agire subito è quello -appunto- delle aree di sosta. E partiamo da una triste fotografia attuale. Angoli sterrati, senza alcuna "distrazione", con servizi al limite dell'utilizzo e pranzi su tavoli di fortuna. Siamo sinceri: come potranno mai, soprattutto i più giovani, innamorarsi di questa professione?

Un altro spunto interessante ci arriva dalla statunitense Women in Trucking, associazione no-profit che si propone di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'impego delle donne nell'autotrasporto. L'ente è in prima linea con la pubblicazione dell'articolo "Assessing and Addressing the Lack of Truck Parking", grazie a delle ricerche condotte da luglio ad settembre 2021. Ebbene, il 53% delle interessate ha affermato che la mancanza di aree di sosta è un fattore che spinge il pubblico femminile ad allontanarsi da questo mestiere, oltre al fatto che solo il 38,7% ha affermato di non aver mai svolto la pausa obbligatoria in un'area di sosta poco sicura nell'arco della carriera.

INTERVENTO EUROPEO Un problema ben recepito (finalmente) anche dall'UE. Con il Regolamento 2022/1012 del 7 aprile 2022 che, (citiamo testualmente) "integra il regolamento (CE) n. 561/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la fissazione di norme che specificano il livello di servizio e di sicurezza delle aree di parcheggio sicure e protette e le procedure per la loro certificazione", si arriva a certificare il livello di sicurezza e di servizio delle aree sosta in Europa. Inizia così una strada da seguire obbligatoriamente per la costruzione di queste zone, che attualmente (sempre in UE) sono solo 7.000 a fronte di una richiesta di 400.000 posti a notte. Un passo importante, per molti motivi: limitare i furti sui veicoli, proteggere i conducenti ma soprattutto fornirgli condizioni di vita migliori, per assaporare al meglio il loro tempo fuori casa e lontano dalla famiglia.

Le nuove aree di sosta dovranno dunque essere fornite di servizi igienici, negozi per l'acquisto di generi alimentare e connessioni internet gratuite. Da qui poi si collega una classificazione (bronzo, argento, oro, platino) che contraddistinguerà i servizi offerti dalle varie aree e riguarderà soprattutto perimetro e recinzione, area di parcheggio, controllo telematico dei punti d’ingresso e uscita e formazione e aggiornamento del personale.

ESEMPIO DANESE Un gioiello di 270.000 metri quadrati, quello che vedete qui sotto. Un polmone verde pronto ad accogliere 500 parcheggi sicuri per i camion camion. Tutto questo con ristoranti, centri fitness, negozi e hotel. E' una piccola descrizione della nuova area di sosta dedicata agli autotrasportatori (che diventerebbe, di conseguenza, la più grande d'Europa), progettata dalla danese HM Entreprenørs e pronta a sorgere nel 2024 a Horsens, nello Jutland centrale, in corrispondenza dell'uscita 57 dell'autostrada. L'area, che incontrerebbe i requisiti di "area di platino" secondo le nuove normative europee, costerà il doppio rispetto ai 162 milioni di corone danesi (pari a quasi 22 milioni di euro) finanziati attraverso il fondo infrastrutturale dell'UE Connecting Europe Facility, dedicato - appunto - alla crescita del tessuto infrastrutturale per creare competitività e posti di lavoro. All'interno di quest'area, per gli autisti, sarà possibile svolgere il riposo settimanale regolare di 45 ore con tutti i comfort a disposizione.

E' L'EUROPA? In Italia, l'ex MIMS (ora MIT) ha avviato un bando per la costruzione di parcheggi sicuri per veicoli industriali. Queste aree dovranno seguire i criteri già descritti sopra (e qui), approfittando anche dei 100 milioni stanziati dall'UE per risolvere (in parte) questo problema. In Germania, invece, sono stati investiti addirittura 700 milioni di euro per creare, almeno si stima, 350 aree di sosta. Numeri lontani dai 400.000 posti mancanti, ma la teoria dei "piccoli passi possibili", alla lunga, premia sempre. L'importante è iniziare.

Truck drivers are forced, either by law or human limitation, to stop driving and take breaks after a certain period of time. This means that at least 50% of drivers’ interaction in this industry is when they are stationary. We saw this as a fantastic opportunity to better engage with drivers and started looking into why there is such a huge lack of parking,” said Charles Anderson.
“Our studies have shown that there are thousands of existing depots, ports, repair shops, shopping malls, and existing truck-related real estate that could be perfectly repurposed into small parking areas,” (Charles Anderson, CEO Freightsafe)

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